Si suggerisce di dare un’occhiata al percorso in cui un tale programma individua lo spyware.
Poichè Spybot 2 non ha spyware integrato, ciò dev’essere necessariamente un falso allarme.
Il motivo di questo falso allarme è semplice: Spybot 2 salva in quarantena i file dei problemi corretti per renderne possibile il ripristino qualora qualcosa smettesse di funzionare dopo la correzione.
Se il file individuato si trova nella sottocartella Quarantine, che dovrebbe essere qui:
per Windows XP: C:Documents and SettingsAll UsersApplication DataSpybot-Search & DestroyQuarantine
per Windows Vista, Windows 7 o Windows 8: C:UsersAll UsersSpybot-Search & DestroyQuarantine
tale file è uno di quelli in quarantena. Lì dentro non c’è alcun pericolo, poichè il file non può essere avviato in alcun modo.
Ma, nel momento in cui si è certi di non aver bisogno del backup, si potrebbe accedere alla sezione Quarantena in Spybot 2 ed eliminare definitivamente quei file.
Le versioni attuali comprimono i file ricoverati in archivi zip protetti da password, evitando in tal modo che altre applicazioni antispyware generino falsi allarmi.
Alcuni programmi potrebbero notificare all’utente di non riuscire ad accedere a tali archivi zip: tale fatto può essere tranquillamente ignorato.
Poichè i file in quarantena vengono denominati secondo il nome della minaccia, alcuni programmi potrebbero anche individuare ingenuamente tali copie di riserva come minacce, proprio a causa del loro nome. Anche questo fatto può essere ignorato.
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